In ambito produttivo gli sprechi sono più visibili e quindi più aggredibili, nei nostri uffici invece diventa più difficile individuarli perché le abitudini quotidiane ci fanno assumere una serie innumerevole di sprechi.
Basti pensare a quante volte ripetiamo la stessa attività, oppure quante volte in cui compiamo gesti eccessivi non necessari e non a valore aggiunto per il cliente, controlli magari già fatti da altri, quando aspettiamo informazioni che ci impediscono di svolgere il nostro lavoro o di portarlo a termine oppure veniamo interrotti nello svolgimento di un’attività.
Anche gli esseri umani sono soggetti al problema del set-up quando devono passare da un’attività intellettuale ad un’altra ed è stato dimostrato che nell’attività d’ufficio, le persone perdono dal 40% al 60% dell’efficienza a causa delle interruzioni e all’effetto devastante del multitasking.
Ormai nelle nostre giornate lavorative è più facile passare da un’interruzione all’altra piuttosto che da un lavoro ad un altro!
Le interruzioni continue sono solo uno degli sprechi che cerchiamo di abbattere nell’attività d’ufficio…ma renderci conto delle motivazioni legate alle interruzioni significa investire in “consapevolezza” prima che in tecnologia o in qualsiasi atro costoso investimento.
Perché ci lasciamo distrarre da telefonate, mail, richieste inopportune, notifiche dei social?
...forse c’è una motivazione più profonda dietro a queste distrazioni.
Riconoscere gli sprechi in produzione passa attraverso l’attenta osservazione del mondo fisico e del processo produttivo mentre imparare a riconoscere gli sprechi negli uffici significa imparare a guardare dentro noi stessi in maniera diversa e imparare a riconoscere gli sprechi a cui tutti i giorni siamo assuefatti per capire come tali sprechi individuali si concatenino con gli sprechi degli altri.
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